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Non so perchè, ma noto sempre piu' spesso che i miei disegni tendono a convergere verso l'angolo destro alto del foglio, deve esse...
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Bene, oggi ho consegnato le prime tavole chinate, e per una strana sensazione di soddisfazione, come una sigaretta post orgasmo, ho scarabo...
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Giovedì 17 giugno dovrebbe (condizionale d'obbligo) uscire in edicola il quarto numero di Valter Buio. Scritto (ovviamente) da Alessan...
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Ciao ciao pc. Ok... niente pc per un po' , devo dire pero' menomale che è successo ora e non durante il periodo di consegna. Ok.....
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Volevo aspettare il prossimo 6 giugno per scrivere il nuovo post, giusto per festeggiare i 2 anni precisi di assenza dal blog, ma lo faccio ...
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È iniziata ormai da venti tavole la mia avventura con Valter Buio, non ci sono immagini di anteprima perchè semplicemente non le voglio me...
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Siamo alle solite, quinto anno consecutivo che non mi godo una benemerita vacanza, 4 anni vissuti al buio, praticamente dormendo di giorno ...
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17 novembre 2009



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17 ottobre 2009

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11 ottobre 2009

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5 ottobre 2009

Purtroppo devo rompervi ancora con la solita solfa del disegnatore in stato di depressione, ma no... niente timori, non chiudete la pagina, è che sono in fase finale e le forze, fisiche e psicologiche, vengono a mancare. A causa mia, e di altri imprevisti ( vedi post precedente), ho creato un bel po' di ritardo, sto cercando di recuperare. In più l'albo che sto disegnando dovrà essere presentato a lucca, io non ci saro' perchè mi piace evitare i linciaggi, e questa cosa mi crea più ansia, devo consegnare il più presto possibile, tuttavia tra tre giorni dovrei finire, lo spero per me e per Celoni, forse più per lui che è già in apprensione spasmodica, un ritardo in più e posso "vantarmi" di aver ucciso Fabio Celoni, ma fortunatamente ho ancora una coscienza che mi impedisce di commettere tale omicidio, quindi ce la mettero' tutta per finire in tempo, sia per lui che per chi ha scritto la storia, che è top secret.
Tra le tante cose che mi porto dietro la chiusura di questo numero, private e non, ce ne sono altrettante belle e sfiziose, che mi invogliano a voler finire questo lavoro, che, per quanto vicinissimo alla consegna, sembra interminabile. Lo stimolo proviene da nuove miniserie in casa Star Comics, notizia non nuova visto che già ne hanno parlato in molti, ho saputo cosa mi aspetterebbe e la cosa non mi deprime affatto, anzi, mi da voglia di iniziare questa nuova avventura, addirittura con una nuova mentalità ( con meraviglia di chi conosce il mio approccio al lavoro), nuovo sceneggiatore, nuovo personaggio, nuove storie, la casa editrice è sempre la stessa, ma non è questo il momento per parlarne, e, soprattutto, non è il mio compito divulgare novità.
Nel frattempo resto nel mio stato di depressione, lavoro e ascolto Tenco, Piero Ciampi, De Andrè... tre giorni dovrebbero passare in fretta. Speriamo.
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21 settembre 2009

- oOoshPeDaLeEe, ProOonToShoOccorShooO -
dopo aver convinto i miei che non si trattasse di un ictus o di demenza ma di un banale mal di schiena che mi impediva di fare qualsiasi cosa, anche parlare.
Arrivati io, mio fratello e mio cugino al pronto soccorso, alla domanda di un tizio, probabilmente con mezza paresi facciale
- chi deve fare la visita? -
io, mezzo piegato, o meglio dire con delle pose poco naturali accasciato sul bancone, non ho saputo rispondere, ero troppo intento a respirare, cosi' risponde mio cugino alla domanda da 100 milioni di dollari. Il tizio mezzo tumefatto da chissà cosa mi invita ad entrare sul retro dove c'era una piccola stanzetta di primo soccorso, e con quel sadismo che solo i medici o infermieri hanno, tipo prenderti la testa e quasi strappandotela dal collo ti chiedono:
- fa male se faccio così? -
- 'orcocazz... si SI!!- urli
- si sieda in sala -
Mi siedo, osservo ancora incuriosito il dottore o infermiere che sia seduto dietro il bancone intento a scrivere qualcosa, osservo sto tizio basso, robusto, anzi no rotondo, si si rotondo, senza spigoli apparenti, era tutto smussato, che con mezza faccia concentrata e l'altra amorfa osserva una zanzara volteggiargli attorno e con tentativi abbastanza goffi e decisamente fuori tempo, cercava di schiacciarla tra le mani, applaudendo l'aria, avrei applaudito anche io a quel meraviglioso spettacolo che stavo osservando, ma mi limitai a sorridere, per quanto potessi, e osservavo il tizio che si alzava di scatto, di scatto... diciamo che faceva dei tentativi più che altro, e roteava dietro la zanzara che, secondo me, manco lo riteneva una vera minaccia. Il passatempo finisce al momento del mio turno, striscio verso la dottoressa che doveva visitarmi, mi fa stendere e mi alza le gambe, il dolore nel frattempo era diminuito, nota che non mi duole la schiena alzandomi le gambe, un po' dispiaciuta ( per via del fatto che non ha colmato il suo sadismo su di me immagino) mi chiede di sedermi, nel frattempo una caciara si erge dal corridoio, un bambino piange e emette urla disumane, la dottoressa nel frattempo mi confida la sua ansia
- oddio no! un'altro bambino, speriamo che non lo portano da me, oddio ti prego, prega anche tu che non lo portino quà - mi supplica
accenno un sorriso, volevo avvertirla che le mie preghiere passano spesso inosservate al grande capo, infatti, lo portano da lei. Entra sto bambino di circa dieci anni, con una mano avvolta in un fazzoletto sanguinante e dai parenti, la madre bianca si trascina premurosa con il suo bambino all'interno della stanza la dottoressa sta per levare il fazzoletto insanguinato e un'avvertenza giunge da un parente o chicchessia
- stia attento che pende! -
- pende?! -
mi chiedo e osservo mentre la dottoressa sbenda la mano del bambino che urlava dal dolore e dal terrore, in questi casi mi accorgo della mia indifferenza in certi casi, ma forse non è indifferenza, era più una macabra curiosità, mi accorgo di questa cosa ma non dell'infermiera che per circa una decina di volte mi chiedeva di uscire dalla stanza, così, io e il mio dolore usciamo. All'interno sento provenire le urla del bambino, mi siedo nel corridoio e aspetto dolorante, difronte a me, come ulteriore passatempo, osservo dietro una tendina i piedi di un uomo, un anziato mezzo rincoglionito e sua mogli che parla con i medici, racconta un po' la storia che è accaduta al marito, io siccome non mi faccio mai i cazzi miei ascolto tutto. La signora anziana con un impeccabile italiano racconta che il marito era in metro con il nipote, e siccome l'uomo, il marito, aveva subito un ictus era diventato mezzo scemo, cosi' litiga col controllore, poi cade atterra e lo accompagnano al pronto soccorso, parla con i medici come fossero gente di famiglia, e ricordandosi chi, quel medico, avesse curato dei sui parenti, o il marito, diceva continuamente
- io non firmo, non firmo, l'altra volta mi avete fatto firmare, questa volta non firmo, non me lo porto a casa, non firmo, non firmo! -
continuamente, anche quando le si ponevano altre domande. Nel frattempo fanno uscire la mamma del bambino dalla stanza, bianca cadaverica, in un vistoso stato di shock, si siede accanto a me, e accanto alla signora si siede la vecchia che chiede cosa sia successo al piccolo, in pratica era su una barca e ha infilato la mano tra una barca e l'altra, beh sappiamo che i bambini infilano le mani dappertutto, hanno questo strano hobby di amputarsi le dita in qualsiasi modo, e in questo caso l'hobby di questo ragazzino era andato a mio discapito, siccome le mie preghiere, come ho già detto, non vengono mai ascoltate, ho evitato di pregare che finisse subito. Dopo essere stato ricucito, il bambino e sua madre spariscono, resto solo con la vecchia, bassa e bionda, si gira verso di me e dice
- sai cosa c'era prima quì? -
il pronto soccorso era visibilmente nuovo, mi ricordo il vecchio che era una stanzetta schifosa piena di gente schifosa, questo decisamente era molto più bello
- no, cosa c'era? -
domando, non che mi importasse
- La sala mortuaria, mia sorella la portarono qui' e io venni a vederla, ci stavano altri morti, mia sorella stava lì, nell'angolo lì -
indicando la stanza proprio dove doveva visitarmi la dottoressa
- Limortaccitua -
penso, la vecchia si alza e se ne va.
Arriva il mio turno dinuovo, una bella visitina alle spalle, aspiro e inspiro, un iniezione e una bella radiografia al torace, diagnosi: un infiammazione muscolare; riposo, antinfiammatori e muscoril a volontà. Riposo, bella questa, sto per finire il mio numero di Nemrod, chi glielo dice mo al capo? vabbè... ieri son stato male, oggi mi riprendo un poco, domani si inizia al galoppo con o senza dolore, anzi forse inizio proprio da stanotte.
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12 settembre 2009
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25 agosto 2009

8 agosto 2009

L'aria di Napoli mi opprime un pò, anche se forse non è l'aria di Napoli che mi opprime, è più l'aria del mio quartiere, forse manco il quartiere è, diciamo anche l'aria di casa mia, visto che in giro per il quartiere o per Napoli ci sono poco o quasi mai, diciamo che vado a Roma, già la cosa mi piace, eh si, ma non è una vacanza, per niente, continuerò a lavorare a ciò che sto lavorando, lo faccio solo in un'altra città, che tralaltro mi garba na cifra, l'unico cambiamento, oltre ovviamente la città, sta nel fatto che probabilmente il mio solito giro tra i blog si ferma per un pò, non è grave, per niente, sicuramente passerò le giornate del dopolavoro in modo diverso, passerò le giornate e le serate con lei ... e non è poco...
6 agosto 2009
2 agosto 2009
nel sito http://www.cravenroad7.it c'è una vera chicca, tempo fa la lessi e un lieve brivido lungo la schiena seguito subito da una insensata ilarità prese possesso di me, inizialmente diedi la colpa al vino, ma oggi, rileggendo, mi accorgo che non era colpa del vino.
Tanti di voi l'avranno letta, spero che non avete seguito questo consiglio.
leggiamo il "consiglio":
"Come riconoscere Dylan Dog originale"
Quando andiamo a caccia di vecchi numeri, abbiamo tutti paura che ci rifilino una fregatura, e a ragione direi. Dopo il boom di Dylan Dog, nacque una collana parallela di falsi. Si pensa che siano stati falsificati i primi trenta numeri di Dyd, stampando per ogni numero circa 10000 copie, per un totale di 30.000 falsi. Ma come si fa a riconoscere l'originale?
Innanzitutto cambia la grammatura della carta, le copertine degli originali pesano 200 grammi al metro quadro, quelle dei falsi 250 grammi al metro quadro. Anche se le copertine non sono di un metro quadro. Anche le pagine interne sono più spesse, 90\95 grammi al mq contro gli 80\85 grammi degli originali. Se avete degli originali vi consiglio di strappare le pagine, formare un metro quadro e pesarle. Inoltre la copertina ingiallisce presto.
La carta infine è di qualità diversa, perché non proviene dalla stessa tipografia che rifornisce la Bonelli, probabilmente c'è stato un problema di stoccaggio quindi solo la Bonelli poteva disporre di quel tipo di carta. Confrontando il numero incriminato con uno originale, noterete immediatamente la differenza di qualità della carta.
La stampa delle tavole inoltre risulta meno nitida dell'originale, soprattutto i fondini neri sono poco marcati. Probabilmente i fotoliti sono stati fatti sugli albi stessi e ovviamente quando si va poi in fase di stampa non hanno la stessa nitidezza.
Quindi il dubbio mi assale, un tarlo mi scava il cervello, tanti anni passati a dondolarmi sulla sedia a godermi la vista di una pila di albi originali, con la soddisfazione di un vecchio cacciatore che guarda la collezione di teste e pelli di animali appese alla parete, potrebbe essere solo una sporca menzogna, mi sono sentito un pò come quel tizio in Ghost in the shell che credeva di avere una figlia e una moglie ma poi scopre che è tutta una finzione, allora che faccio??
Posso vivere con questa angoscia? Ovvio che no!!! meglio seguire il consiglio.
Prendo il numero uno di Dylan Dog, con avidità strappo una sequenza di pagine, creo il mio Mq di pagine sul pavimento, troppe pagine, tagliuzzo e smusso alcune paginette, ecco ora è 1 Mq, corro al bilancino con l'ansia di chi sta per scoprire di essere stato inculato in un tempo passato e di non averlo mai capito. Peso il tutto.
Oh che culo! pesa 84 grammi. Mi siedo a terra e fumo soddisfatto.
Grazie http://www.cravenroad7.it.
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23 luglio 2009

ecco, si aspettava con un atroce dubbio almeno la locandina del film, ora è disponibile, c'è un Dylan con la valigetta da dottore bella pronta, ho già idea sul cosa possa contenere. Orrore.
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20 luglio 2009

Si. E' oggi, forse non solo oggi, il famoso momento "no", quel momento che arriva e odi tutto, odi il fumetto, ti stizzi nel sentir filosofeggiare su numeri dell'uomoragno o batman o superman, quei cazzoni in calzamaglia, vedere quà e la atteggiamenti da star del comics, o peggio, da artisti. Il maledetto momento "NO", che blocca e rallenta la produzione, mentre cerchi di scavalcare questo tumore dello stato d'animo, senza riuscirci, e ti metti li, cercando non di essere il migliore artista ma semplicemente un buon "artigiano", sulle paginette bianche, e odi, tutto e tutti, forse di più odi te stesso, poi ti fai i discorsi solitari, autocomprensivi, cerchi di farti piacere il fumetto chiamandolo Arte.
Arte, odi questa parola, soprattutto mentre, nei momenti "NO", guardi i fumetti, peggio, i tuoi lavori.
Per carità, non è la solita menata del disegnatore depresso, molto probabilmente è come "anisa da prestazione", quest'ansia cresce, spasmodicamente, quando capisci che non solo l'incapacità di illustrare scene di azione ti impedisce di rendere il meglio, ma soprattutto quando sai che le scene di azione ti stanno profondamente sul cazzo e sai che non puoi rendere il meglio proprio perchè non le sai illustrare, perchè non riesci a fartele piacere. Ora viene il peggio, cercare bonariamente di non far rimanere male alcune persone o di non fare una specie di figura di merda. Non dico che le cose su cui lavoro, e ho lavorato, fanno cacare, sono io che le odio, oppure,sono io che sono incapace di farle e quindi in automatico le odio(l'amletico dubbio), peggio ancora, sono io incapace di diventare un professionista. Professionista, che orribile cosa, non che sia orribile veramente, ma a me particolarmente spaventa, non tentate di chiedermi il perchè, ma è una cosa, assieme alle scene di azione, alla quale mi terrei lontano felicemente. Lo so che sto facendo un discorso del cazzo, ma capitemi, sto in fase "NO", quindi non ha senso ragionarci ulteriormente su. Tutto cio' non ha senso direte voi, e io dico " 'orcocàn è vero", tranne il titolo del post però, è vero che sto in un momento "NO"( ve l'ho mai detto?), che odio disegnare, sentir parlare di disegno e vedere disegni, ma durante una telefonata ho scarabocchiato sto vecchietto con una penna che odora di fragola, lo so, niente di poetico, anche perchè non saprei esserlo, poi pero' ho pensato, odio disegnare, ma se ho una penna e un foglio in mano, la prima cosa che faccio è disegnare, strano... mi viene in mente una frase di una canzone di De Andrè: "pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo cominciare una chitarra".
Ora io una chitarra nonccell'ho, ma la frase mi fa pensare in bene.
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11 luglio 2009
sta iniziando a imputridire l'aria, cosi' lo cancello deltutto e sposto la roba vecchia su queste pagine (web). Non c'è molta roba, non cacavo questo blog figuratevi l'altro.
Iniziamo con un inutile cowboy:
bei tempi...
queste due cazzatelle sono il risultato di un periodo "no", le lascio per ricordarmi dove non devo arrivare ;)


poi cos'altro c'è ancora....
...ah si, ecco
l'unica tavola di prova per Nemrod

ed è tutto... per qualcuno è roba già vista, per altri no.
Comunque è troppo complicato inserire immagini con Blogger, almeno su splinder potevi modificare la grandezza, qui' bisogna fare una faticaccia, modificare la grandezza nell' html, e poi quando aggiungi una nuova immagine te la ritrovi all'inizio del post sempre ( ARGH!), o forse sono io che sono una pippa?
E poi dico perchè???? MA PERCHE'...QUANDO PUBBLICO IL POST SI FORMATTA DA SOLO E MI INCOLONNA IL TESTO A CENTRO PAGINA???? GRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!
Help me!
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9 luglio 2009
Mi sono innamorato di questa canzone, di questa poesia in genovese, questo capolavoro. La amo, volevo postare una traduzione, ma ho trovato un video che fa già tutto questo, che dire...
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8 luglio 2009

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12 giugno 2009
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30 maggio 2009
Non so perchè, ma noto sempre piu' spesso che i miei disegni tendono a convergere verso l'angolo destro alto del foglio, deve essere un disturbo visivo... anche se spero di no, ma probabilmente è questione semplicemente di "polso", questa cosa pero' mi costringe a fare una faticaccia bestiale, soprattutto con le tavole, infatti per una matita faccio numerosi passaggi, che per motivi di tempo riduco in tre tappe, la prima consiste nella bozza della tavola, con matite piu' o meno dettagliate, la seconda sta nel ribaltare la tavola e ricopiarla, visto che vedendola ribaltata si nota enormemente il difetto, aggiustare le varie storture ( ma nel frattempo ne creo altre) e ribartarla nuovamente cosi' per riportarla in "bella", facendo cosi' non evito il difetto totalmente ma almeno è meno percepibile.
Boh non so' se è un problema solo mio, pero' è altamente cagacazzo.
Il nostro cap non ha subito il trattamento, matitato e chinato al volo, strafottendomi che ribaltandolo sembra una checca asimmetrica.
Questo è il primo capitan america che disegno in vita mia... beh state dicendo speriamo l'ultima... vabbè, il mio ego la pensa uguale.

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28 maggio 2009
In rete trovai questo magnifico corto, che molti di voi già conosceranno.
Io lo trovo praticamente stupendo, bella la scena dove Batman si rialza con il mantello impantanato nella pozzanghera.
27 maggio 2009

Sto disegno mi fa comprendere quanto di anatomia e proporzioni devo ancora imparare...
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26 maggio 2009
Volevo aspettare il prossimo 6 giugno per scrivere il nuovo post, giusto per festeggiare i 2 anni precisi di assenza dal blog, ma lo faccio ora.
Mentre lavoravo mi sono accorto della carenza di fogli A4 per le bozze delle vighnette, ricordavo di avere qualche foglio A3 da poter utilizzare e... to' che ti trovo, un magico ven
to formato A3, cosa
buona per testare il mio nuovissimo scanner A3.
Qui' magicoventotuttoattaccato è incazzato, in primis perchè l'ho disegnato male, poi gli hanno fottuto il cavallo e terzo,
non meno importante, è stata annunciata la chiusura della testata, vabbè concluderà con il numero 130 del mese di settembre del 2010, abbiamo tempo per piangere, la notizia qui, ma penso già lo sapevate... beh io no... e questo diventa il prete
sto per postare il disegno, che, rivedendolo, mi ha fatto ricordare del perchè ho provato alcune volte a disegnare su un formato cosi' grande e d
el perchè ho smesso subito.
Ci vediamo tra altri due anni?

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