-
Non so perchè, ma noto sempre piu' spesso che i miei disegni tendono a convergere verso l'angolo destro alto del foglio, deve esse...
-
Bene, oggi ho consegnato le prime tavole chinate, e per una strana sensazione di soddisfazione, come una sigaretta post orgasmo, ho scarabo...
-
Giovedì 17 giugno dovrebbe (condizionale d'obbligo) uscire in edicola il quarto numero di Valter Buio. Scritto (ovviamente) da Alessan...
-
Ciao ciao pc. Ok... niente pc per un po' , devo dire pero' menomale che è successo ora e non durante il periodo di consegna. Ok.....
-
Volevo aspettare il prossimo 6 giugno per scrivere il nuovo post, giusto per festeggiare i 2 anni precisi di assenza dal blog, ma lo faccio ...
-
È iniziata ormai da venti tavole la mia avventura con Valter Buio, non ci sono immagini di anteprima perchè semplicemente non le voglio me...
-
Siamo alle solite, quinto anno consecutivo che non mi godo una benemerita vacanza, 4 anni vissuti al buio, praticamente dormendo di giorno ...
Etichette
disegni che non finiro' mai
scazzi
Anteprima
Valter Buio
tempo libero
Puttanate
cazzate
"No" moment
Dylan Dog
Etichette per questo post: ad esempio scooter vacanze autunno... una specie di vacanza va bene?
Hulk
Musica
addii
comicon
fotofinish
lazarus ledd
matita
nemrod
roba vecchia
scuola italiana di comix
trallallerolà
troiabastarda
under depression
voglia di lavorar...
Bonelli
Cazzi vostri
De andrè
Dead of Night
Dennis Hopper
Disavventure
Litfiba
Progetti
Tex
cose così tanto per dire
disegni che non avrei mai dovuto finire
donne
john doe
recensione
sketch
20 luglio 2009
Si. E' oggi, forse non solo oggi, il famoso momento "no", quel momento che arriva e odi tutto, odi il fumetto, ti stizzi nel sentir filosofeggiare su numeri dell'uomoragno o batman o superman, quei cazzoni in calzamaglia, vedere quà e la atteggiamenti da star del comics, o peggio, da artisti. Il maledetto momento "NO", che blocca e rallenta la produzione, mentre cerchi di scavalcare questo tumore dello stato d'animo, senza riuscirci, e ti metti li, cercando non di essere il migliore artista ma semplicemente un buon "artigiano", sulle paginette bianche, e odi, tutto e tutti, forse di più odi te stesso, poi ti fai i discorsi solitari, autocomprensivi, cerchi di farti piacere il fumetto chiamandolo Arte.
Arte, odi questa parola, soprattutto mentre, nei momenti "NO", guardi i fumetti, peggio, i tuoi lavori.
Per carità, non è la solita menata del disegnatore depresso, molto probabilmente è come "anisa da prestazione", quest'ansia cresce, spasmodicamente, quando capisci che non solo l'incapacità di illustrare scene di azione ti impedisce di rendere il meglio, ma soprattutto quando sai che le scene di azione ti stanno profondamente sul cazzo e sai che non puoi rendere il meglio proprio perchè non le sai illustrare, perchè non riesci a fartele piacere. Ora viene il peggio, cercare bonariamente di non far rimanere male alcune persone o di non fare una specie di figura di merda. Non dico che le cose su cui lavoro, e ho lavorato, fanno cacare, sono io che le odio, oppure,sono io che sono incapace di farle e quindi in automatico le odio(l'amletico dubbio), peggio ancora, sono io incapace di diventare un professionista. Professionista, che orribile cosa, non che sia orribile veramente, ma a me particolarmente spaventa, non tentate di chiedermi il perchè, ma è una cosa, assieme alle scene di azione, alla quale mi terrei lontano felicemente. Lo so che sto facendo un discorso del cazzo, ma capitemi, sto in fase "NO", quindi non ha senso ragionarci ulteriormente su. Tutto cio' non ha senso direte voi, e io dico " 'orcocàn è vero", tranne il titolo del post però, è vero che sto in un momento "NO"( ve l'ho mai detto?), che odio disegnare, sentir parlare di disegno e vedere disegni, ma durante una telefonata ho scarabocchiato sto vecchietto con una penna che odora di fragola, lo so, niente di poetico, anche perchè non saprei esserlo, poi pero' ho pensato, odio disegnare, ma se ho una penna e un foglio in mano, la prima cosa che faccio è disegnare, strano... mi viene in mente una frase di una canzone di De Andrè: "pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo cominciare una chitarra".
Ora io una chitarra nonccell'ho, ma la frase mi fa pensare in bene.
Etichette:"No" moment
Iscriviti a:
Commenti sul post
(Atom)
nelle tue fasi no sei proprio palloso e non solo anche ripetitivo.....pesanteeeeeeee.....ti amo lo stesso però perchè quando hai il broncio sei proprio un figone!!!! P.S. la tua espressione migliore rimane quella di quando sei chino sul foglio e entri in un mondo tutto tuo...non è concentrazione è proprio trasposizione....un viaggio verso l'oltre e l'altrove...e io sono contenta di poter vedere anche solo da spettatrice quel tuo mondo!
RispondiEliminaSe ti può far stare meglio a me piace molto come disegni!
RispondiEliminaquesta te la frego
RispondiElimina"pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo cominciare una matita"
RispondiElimina