20 luglio 2009
Si. E' oggi, forse non solo oggi, il famoso momento "no", quel momento che arriva e odi tutto, odi il fumetto, ti stizzi nel sentir filosofeggiare su numeri dell'uomoragno o batman o superman, quei cazzoni in calzamaglia, vedere quà e la atteggiamenti da star del comics, o peggio, da artisti. Il maledetto momento "NO", che blocca e rallenta la produzione, mentre cerchi di scavalcare questo tumore dello stato d'animo, senza riuscirci, e ti metti li, cercando non di essere il migliore artista ma semplicemente un buon "artigiano", sulle paginette bianche, e odi, tutto e tutti, forse di più odi te stesso, poi ti fai i discorsi solitari, autocomprensivi, cerchi di farti piacere il fumetto chiamandolo Arte.
Arte, odi questa parola, soprattutto mentre, nei momenti "NO", guardi i fumetti, peggio, i tuoi lavori.
Per carità, non è la solita menata del disegnatore depresso, molto probabilmente è come "anisa da prestazione", quest'ansia cresce, spasmodicamente, quando capisci che non solo l'incapacità di illustrare scene di azione ti impedisce di rendere il meglio, ma soprattutto quando sai che le scene di azione ti stanno profondamente sul cazzo e sai che non puoi rendere il meglio proprio perchè non le sai illustrare, perchè non riesci a fartele piacere. Ora viene il peggio, cercare bonariamente di non far rimanere male alcune persone o di non fare una specie di figura di merda. Non dico che le cose su cui lavoro, e ho lavorato, fanno cacare, sono io che le odio, oppure,sono io che sono incapace di farle e quindi in automatico le odio(l'amletico dubbio), peggio ancora, sono io incapace di diventare un professionista. Professionista, che orribile cosa, non che sia orribile veramente, ma a me particolarmente spaventa, non tentate di chiedermi il perchè, ma è una cosa, assieme alle scene di azione, alla quale mi terrei lontano felicemente. Lo so che sto facendo un discorso del cazzo, ma capitemi, sto in fase "NO", quindi non ha senso ragionarci ulteriormente su. Tutto cio' non ha senso direte voi, e io dico " 'orcocàn è vero", tranne il titolo del post però, è vero che sto in un momento "NO"( ve l'ho mai detto?), che odio disegnare, sentir parlare di disegno e vedere disegni, ma durante una telefonata ho scarabocchiato sto vecchietto con una penna che odora di fragola, lo so, niente di poetico, anche perchè non saprei esserlo, poi pero' ho pensato, odio disegnare, ma se ho una penna e un foglio in mano, la prima cosa che faccio è disegnare, strano... mi viene in mente una frase di una canzone di De Andrè: "pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo cominciare una chitarra".
Ora io una chitarra nonccell'ho, ma la frase mi fa pensare in bene.

4 commenti:

  1. nelle tue fasi no sei proprio palloso e non solo anche ripetitivo.....pesanteeeeeeee.....ti amo lo stesso però perchè quando hai il broncio sei proprio un figone!!!! P.S. la tua espressione migliore rimane quella di quando sei chino sul foglio e entri in un mondo tutto tuo...non è concentrazione è proprio trasposizione....un viaggio verso l'oltre e l'altrove...e io sono contenta di poter vedere anche solo da spettatrice quel tuo mondo!

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  2. Se ti può far stare meglio a me piace molto come disegni!

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  3. "pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo cominciare una matita"

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