25 dicembre 2010
Ho appena ripreso conoscenza, asciugato la bava dal mento e guardando schifato e inorridito quella che era rimasta sulla mia impronta nel divano. Buon Natale!
Mi sono addormentato sotto l'effetto narcolettico del cenone natalizio, e dopo esser rimasto per due ore con una piccola peste in braccio che non aveva nessuna voglia di addormentarsi, mentre chi doveva occuparsene dormiva a tutti bronchi...
In ritardo pubblicizzo la mia ultima fatica, finalmente uscita, e siccome non sto al mio pc (morto eroicamente mentre finivo proprio l'ultima tavola) non posso postare nessuna tavola.
Valter Buio 10 - Villa Torlonia
scritto dal sempre apprezzato Alessandro Bilotta con la sempre bellissima copertina di Paolo Martinello, e QUI c'è una piccola anteprima.
Beh... che altro dire? spero che vi piaccia.
Ri-Buon Natale, torno al mio stato comatoso.
1 novembre 2010
Ecco qua, il vostro orsetto lamentoso è tornato, mi sto prendendo una micropausa dalle oscenità che sto compiendo, tipo l'ultimo numero di VB, il mio ultimo numero... il 10. Purtroppo un mostruosissimo accumulo di ritardi mi ha portato ad una vertiginosa corsa contro il tempo, creando abomini su abomini e maledicendo il giorno in cui comprai sto benedettissimo pennino, volevo fare il figo io, col pennino, e ora ora mi accorgo che per una strana coincidenza è giunto il giorno dei morti, proprio mentre li stavo pensando esclamando "li meglio de li mia", che coincidenze...
anche il tentativo di fare il fighetto con la linea chiara è andato a farsi friggere... insomma, sto numero è un fiasco completo, in più ho bisogno di un bel ricovero ospedaliero immediato e, con estrema urgenza, di uno psicologo veramente bravo...
Visto poi che amo perdere tempo e anche sotto le mie tormentate vicende lavorative non riesco a farne a meno, ho aggiunto, sotto la sezione lavori qui a destra, alcuni slideshow, avevo in mente di metterne uno per ogni numero fatto, con alcune tavole del numero in questione, ma purtroppo devo andare a prendere le vecchie tavole che fanno da zeppa a qualche divano sgangherato, e la cosa mi annoia da morire, piano piano riuscirò a metterle... ma molto probabilmente resterà tutto com'è.
Nel frattempo, se qualcuno più pigro di me si rompe di cercare sti slideshow li aggiungo anche a sto inutile post...
Beh... penso sia tutto, torno a frignare sulle tavole...
vabbè và, aggiungo anche due tavole di anteprima, tanto manca poco, caso mai non uscisse sto numero, immaginatelo così: e rilancio anche di una vignetta di valter pesto, attenzione potrebbe essere uno spoiler, oppure potrebbe esplodervi in faccia... comunque fate attenzione.
22 ottobre 2010
La Star è in cerca di nuovi disegnatori.... tutto accadrà a Lucca comics, dovete presentare i vostri lavori seguendo quanto segue, mal che vada, la cosa peggiore che vi possa capitare è che sarete presi.
questo è quanto scritto in modo microscopico nel sito della star:
Durante la kermesse Lucchese, Star Comics sarà disponibile ad incontrare e valutare nuovi disegnatori, coloristi e inchiostratori per le proprie miniserie Italiane. Chiunque volesse prenotare un incontro potrà farlo collegandosi a questo INDIRIZZO WEB. In cui troverà tutte le informazioni per presentare i lavori. I lavori dovranno essere caricati sul server messo a disposizione da Lucca Comics e verranno valutati prima della fiera dal nostro Editor Dario Gulli. Gli artisti che verranno selezionati per il provino, verranno poi contattati dall’organizzazione di Lucca Comics per fissare l’incontro in Area Pro. Un ottima occasione per tutti coloro che vogliono emergere nel mondo del fumetto italiano.
Insomma... Star Comics un po' come Xfactor, una cosa nuova eh, il brutto è che non ci sarà Elio a dirvi se andrete avanti o meno, ma la cosa bella è che sarà "un ottima occasione per tutti coloro che vogliono emergere nel mondo dei fumetti"... carino no??... eh...
20 agosto 2010
Questa notte è cosi', mi prende di scrivere, pur non essendo un buon scrittore, e manco uno mediocre,diciamo che almeno l'alfabeto lo conosco, non avendo neanche la minima capacità grammaticale che riesca a farmi esprimere in una maniera giusta e meno macchinosa di adesso. Se non fossi pigro disegnerei, ma siccome i miei pensieri viaggiano su binari molto più veloci del segno di una matita sono costretto a corrergli dietro con le dita sui tasti, ma non è solo una questione di difficoltà a inseguire i pensieri... è proprio che mi manca la voglia di disegnare e questa notte non mi va di ricordarmi perchè ho questo conflitto tra odio e amore per il disegno, mi viene da ricordare altre cose, sarà il vino, sarà la finestra aperta che inspiegabilmente trascina nella stanza aria fresca, inebriante e serena, sarà che lei mi sta dormendo al telefono, sarà stata la camicia sporca di mio padre.
La camicia sporca di mio padre.
Da ragazzino trovavo morbosamente belle le dita di mio padre, dita grosse, incrostate sempre di terreno, fiumi neri si estendevano tra le impronte digitali, nelle piegature della pelle, nei tagli sulle mani, sotto le unghie, tra quelle dita nere si nascondeva sempre una sorpresa, non che fossimo ricchi, ci mancava tutto, ma mai le sorprese.
Sentivo il suo odore, di terra e sudore, e lui non ha mai smesso di odorare cosi', neanche questa sera.
Varie volte ho lavorato anche io, da quando avevo 8 anni che in estate, invece di una sana villeggiatura, che non potevamo permettercela, andavo a lavorare in falegnameria, e mai che le mie dita diventassero cosi' tozze e sporche, ho fatto poi il muratore, mi sono improvvisato elettricista, ho lavorato la terra, mi sono sporcato di colla, concime, terra e veleno, e mai che le mie dita assomigliassero a quelle di mio padre, andavo a lavorare alle 5 di mattina, iniziai a fare il traslocatore, un lavoro durissimo, fino ad arrivare a casa anche dopo cena, stanco, e mai che le mie dita diventassero forti e nere come quelle di mio padre, lavoravo per permettermi di pagare la scuola di fumetto, ma forse non era manco quello, è che volevo che le mie dita diventassero come quelle di mio padre.
Oggi ricordo tutto questo con un grosso sorriso su questo scialbo, canuto e smorto volto, guardando le mie dita sporche di china, tra le impronte digitali fiumi di inchiostro e sotto le unghie rappresi grumi di tinta negra, ma mai che avessi le dita tozze di mio padre.
18 agosto 2010
Siamo alle solite, quinto anno consecutivo che non mi godo una benemerita vacanza, 4 anni vissuti al buio, praticamente dormendo di giorno e vivendo con l'eclissarsi del sole, l'ultimo annetto mi ha fatto guadagnare qualche oretta di sole, indiretto, cioè lo vedo solo dalla finestra, vi lascio immaginare quindi il colorito "vivace" che ho, praticamente un'altro anno in queste condizioni e di sicuro non avro' bisogno di raggi x per scrutare i miei organi interni tralasciando il fatto che ormai anche il dna si è adattato a questa condizione e immagino già i miei probabili figli, sprovvisti di melanina e con qualche tipo di anemia, che vagano di notte a succhiare il sangue ai vostri figli, belle e "rosee" aspettative insomma. Vabbè.
Sti mesi sono stato anche male, vertigini continue, nausee, tremolii, mal di testa, pressione altissimissima, tachicardie, vista tremolante e tante altre chicche. Chiarito il fatto di non essere rimasto incinto di me stesso a causa di qualche mutazione genetica del dna (come sopra), ho passato, dalla fine del numero scorso di Valter Buio, praticamente in posizione orizzontale, ingurgitando tutto ciò che potesse servire a diminuire tutti quei sgradevoli sintomi e facendo da tappetino a molle per quei dolcissimi e insensibili nipotini, nonostante ciò sono riuscito a spedire il primo blocco di 10 tavole, dopo quasi 3 settimane che avevo in mano la sceneggiatura, creando cosi' un immenso ritardo nella scaletta (rifacendo alcune vignette che sotto l'effetto dell'occhio tremolante sembravano piccoli aborti), calcolando che avevo 3 mesi di tempo per realizzare il numero ora me ne rimangono 2 circa, meglio non pensarci che mi viene da star male dinuovo.
Di buono c'è che, nei momenti di salute mediocre, mi diverto un casino a usare il pennino, erano anni che volevo usarlo, da quando iniziai la scuola italiana di comix, nonostante cozzi molto col fatto che in casa Star urgono tempi veloci. Sti cazzi, come si suol dire, vedremo cosa ne esce.
Qualcuno mi ha fatto notare che per ogni numero che ho disegnato c'è uno stile differente, probabilmente è vero, anzi sicuramente, e tanto per non smentirmi per il numero che sto attualmente disegnando tenterò un nuovo stile (viva la coerenza), o meglio un vecchio stile, la linea chiara, alla maniera del mio primo amore, Dall'agnol, ovviamente non sono Dall'agnol quindi è tutto da vedere come sarà il risultato finale, per ora non mi soddisfa (e quando mai risulto soddisfatto di qualcosa io), ma ci sono ancora 84 tavole da fare, vediamo come si evolve il segno, come si dice: strumento diverso linea diversa. A dire il vero non sono sicuro che qualcuno abbia detto proprio cosi', ma m'è venuto di pensarlo. Per ora mi limito a "sperimentare" visto che sono ancora in periodo di gavetta ne approfitto per cercare la mia strada, speriamo che non mi porti all'ortofrutticolo, e dopo i pennarelli, pennelli sintetici, pennelli di martora, carte di vario tipo, ora cerchiamo la strada nella linea del pennino, e se va male rimane ancora la penna bic! o una zappa.
P.S.
Il titolo non c'azzecca niente con il post, è una canzone dei Napoli Centrale e se vi va potete sentirla qui
14 luglio 2010
Grazie alla segnalazione anonima nei commenti del post precedente ho letto la bella recensione di UBC fumetti che trovate a questo link: http://www.ubcfumetti.com/italia/?20727
Devo dire che sposa a pieno il mio pensiero su quest'opera di Bilotta, già mentre ne leggevo la sceneggiatura, confermando l'idea che quello che stavo leggendo era una storia difficile, dove era facile scadere in un qualunquismo stomachevole, cosa che fortunatamente non è avvenuta, non per casualità, ma perchè partorita da una mente che sa raccontare senza tante fuffe, ma forse è meglio che vi leggiate la recensione, io non sono capace di recensire e quantomeno analizzare, non è il mio lavoro, il mio lavoro è fare tutt'altro, e questo "tutt'altro" non viene risparmiato dalla analisi di UBC e devo dire di trovarmi, anche su quel punto, pienamente d'accordo...
Nel frattempo torno a lavorare al mio secondo numero, speriamo di fare meglio.
15 giugno 2010
Giovedì 17 giugno dovrebbe (condizionale d'obbligo) uscire in edicola il quarto numero di Valter Buio. Scritto (ovviamente) da Alessandro Bilotta, disegnato da moi.
Il pluriapplaudito Paolo Martinello firma ancora una volta una splendida copertina, e non nego che appena l'ho vista ho urlato come una checca isterica. Qui pubblicata senza nessun permesso :P :
Queste sono alcune tavole del numero:
Colgo l'occasione anche per segnalare che l'utente di Facebook Gil Balba ha avviato un forum di discussione su Valter Buio, raggiungibile a questo indirizzo: http://valterbuio.forumattivo.com/
Finita anche questa impresa. Sto ancora cercando una battuta con "buio" che proprio non mi viene, vabbe' ci penserò, ho ancora tempo fino al prossimo post che annuncia l'uscita del quarto numero di Valter Buio. A dire il vero ho finito da un 5 dì, e in questi 5 dì non ho fatto altro che dormire, far niente, cazzeggiare, zapping sportivo e tentare di alleviare i dolori lombari... bella vita insomma.
Nel frattempo mi coccolo con una bella polpettina fritta del pre-pranzo, i vecchi vizzi non si perdono mai ;)
13 marzo 2010
A breve uscirà il primo numero di Valter Buio, edizioni Star Comics, scritto da Alessandro Bilotta disegnato da mastro Gerasi. Segnalo (come se avessi un flusso di utenza di livello mondiale) alcune anteprime, da Comicus ( con alcune interviste fatte a Bilotta e Gerasi, qui e qui), che riguarda il primo numero, e da Ubc Fumetti, dove troverete, tra le altre, anche due tavole mie, che pubblico di seguito. Insomma, in realtà tutte ste news non sono il pretesto del post, che in realtà è ben altro, volevo scrivere dei cazzi miei, delle mie difficoltà, contraddicendo cio' che ho detto due post fa, ma forse non mi va, non mi va di entrare in dettagli superflui che forse sono solo frutto di qualche mia insicurezza, volevo trovare uno sfogo, insensato forse, ma che mi consentisse di gettar via questo tumore nero che mi smorza le viscere. La realtà che di tutti questi anni a fare fumetti non m'ha insegnato un bel niente, professionalmente parlando, non mi sento adatto al fumetto, volti storti, prospettive inesistenti, donne che sembrano trans, anatomie sconce, insomma, un bel casino per chi decide che disegnare è il suo scopo di vita, il bello, oltretutto, è che si conoscono i limiti ma non vi è nessuna mentalità adatta per contrastarli, o forse non si tratta di mentalità, forse sono semplicemente le capacità, e il bello in un uomo è quello di scoprire i propri limiti, capire se sono superabili o altrimenti arrendersi, questo forse è il momento della resa, cioè guardare in faccia queste difficoltà e dire " mi arrendo", ma comunque continuo. L'unica forza che ti costringe ad andare avanti è solo la tua parola, hai promesso di farcela e ce la farai, non con splendidi risultati, ma ce la farai, io so che per come sono fatto consegnero' nella data prestabilita il mio lavoro, so che faro' tutto con uno stato d'animo sconfitto, e probabilmente nella durata di questa cosa avro' anche dei sbalzi d'umore per aver fatto "qualcosina" nel modo giusto. Ma è dura. E' dura non solo per il lavoro che fai, non perchè vorresti essere più bravo, è dura perchè questo stato ti fa concentrare solo ed esclusivamente su questo problema, e ti fa tralasciare tutto quello che del resto hai bisogno, anche mangiare oppure dormire, bere (acqua, di altro non ti scordi), ma soprattuto le persone che ti sono care, che ami e che questo momento ti impedisce di ricordarglielo o forse "ricordartelo", amici stretti per fortuna (loro) non ne ho, ma comunque c'è gente a cui manco di attenzioni e questa cosa è ancor più grave di quanto io sia "scoglionato" sul mio lavoro. Io chiedo scusa a queste persone, non sono avvezzo a chiedere perdono, non per un fatto di orgoglio, ma per il semplice fatto che so che, in un certo qual modo, il mio egoismo è più forte di tanti altri sentimenti, e che quindi è una cosa perpetua in me, che ci sarà sempre e non si cancellerà mai dalla mia carne, quindi il chiedere perdono è superfluo, inutile, finto, tanto lo rifarò, e manco mi aspetto un perdono, sarebbe anche ben più duro. Ma forse, tutto questo negativismo è dovuto solo dal fatto che stasera il Napoli ha perso...
10 marzo 2010
...è un progetto della Scuola Italiana di Comix, in collaborazione con il Comicon e il Corriere Del Mezzogiorno. Io ci sono, assieme ad altri 50 autori partenopei. Tutti saremo impegnati con 2 tavole ciascuno a sviluppare una storia, unita da un unico corso narrativo, che racconterà le vicende di vari personaggi.
nel sito di Neronapoletano troverete le info di questo progetto, la lista completa degli autori e i vari character dei personaggi disegnati Bruno Brindisi.
Troverete già alcune tavole di Enzo Troiano e Luca maresca.
(La copertina è disegnata dal grandissimo Arturo Picca)
ciao alla prox ;)
1 febbraio 2010
È iniziata ormai da venti tavole la mia avventura con Valter Buio, non ci sono immagini di anteprima perchè semplicemente non le voglio mettere (marameo), e con il signor Bilotta. Devo dire che mi trovo alla grande con questa serie, diciamo non mi stressa tantissimo, mi diverte, per ora (spero di non dovermi rimangiare questo ottimismo). I disegni (i miei) sono quelli che sono, il personaggio mi piace, nonostante non abbia la W al posto della V.... e di cognome faccia Buio o che di psicologi dei fantasmi se ne sono già visti... e nonostante sia edito dalla Star Comics. Questa è la splendida copertina di Paolo Martinello Queste sono invece le tavole di prova per Valter: