25 agosto 2009
ahhh... si torna nella propria "bottega". Gran bei giorni ci sono stati, il caldo tappava ogni foro possibile sull'epidermide, un improvvisato tavolo luminoso emanava il calore di due soli, ma io imperterrito e sotto le minacce di lei ho continuato a scarabocchiare, tra il gatto che si impossessava della mia sedia e i fogli appiccicati come post-it alle braccia sono riuscito a concludere qualcosina. Un enorme ringraziamento a sta matta quà e il suo "consorte"(muhahahah) che ha messo a disposizione la casa, un materasso matrimoniale gonfiabile, un posacenere in vetro che come si poteva sospettare ho distrutto, il tavolo di vetro e la lampada da utilizzare come fonte luminosa dell'improbabile tavolo luminoso fai da te, e, cosa non di poco, il frigorifero a disposizione per il mio, e non solo, pancino. Un grazie anche per averci allietati [con ovvio sarcasmo] e intrattenuti ( forse meglio dire trattenuti) con splendidi film, tipo: il tempo delle mele 1 e 2 (inutile la fuga). Un ringraziamento a "chef findus", al quale vanno i miei complimenti, che ci ha sfamati in queste due settimane. Infine un ringraziamento ad Anzio, che dalla terrazza ci regalava splendidi tramonti e la sera ci offriva un fantastico panorama, fatto di aria di mare e luci notturne che fiammeggiavano e fuochi d'artificio. Bella roba insomma.
8 agosto 2009
L'aria di Napoli mi opprime un pò, anche se forse non è l'aria di Napoli che mi opprime, è più l'aria del mio quartiere, forse manco il quartiere è, diciamo anche l'aria di casa mia, visto che in giro per il quartiere o per Napoli ci sono poco o quasi mai, diciamo che vado a Roma, già la cosa mi piace, eh si, ma non è una vacanza, per niente, continuerò a lavorare a ciò che sto lavorando, lo faccio solo in un'altra città, che tralaltro mi garba na cifra, l'unico cambiamento, oltre ovviamente la città, sta nel fatto che probabilmente il mio solito giro tra i blog si ferma per un pò, non è grave, per niente, sicuramente passerò le giornate del dopolavoro in modo diverso, passerò le giornate e le serate con lei ... e non è poco...
2 agosto 2009
nel sito http://www.cravenroad7.it c'è una vera chicca, tempo fa la lessi e un lieve brivido lungo la schiena seguito subito da una insensata ilarità prese possesso di me, inizialmente diedi la colpa al vino, ma oggi, rileggendo, mi accorgo che non era colpa del vino.
Tanti di voi l'avranno letta, spero che non avete seguito questo consiglio.
leggiamo il "consiglio":
"Come riconoscere Dylan Dog originale" Quando andiamo a caccia di vecchi numeri, abbiamo tutti paura che ci rifilino una fregatura, e a ragione direi. Dopo il boom di Dylan Dog, nacque una collana parallela di falsi. Si pensa che siano stati falsificati i primi trenta numeri di Dyd, stampando per ogni numero circa 10000 copie, per un totale di 30.000 falsi. Ma come si fa a riconoscere l'originale? Innanzitutto cambia la grammatura della carta, le copertine degli originali pesano 200 grammi al metro quadro, quelle dei falsi 250 grammi al metro quadro. Anche se le copertine non sono di un metro quadro. Anche le pagine interne sono più spesse, 90\95 grammi al mq contro gli 80\85 grammi degli originali. Se avete degli originali vi consiglio di strappare le pagine, formare un metro quadro e pesarle. Inoltre la copertina ingiallisce presto. La carta infine è di qualità diversa, perché non proviene dalla stessa tipografia che rifornisce la Bonelli, probabilmente c'è stato un problema di stoccaggio quindi solo la Bonelli poteva disporre di quel tipo di carta. Confrontando il numero incriminato con uno originale, noterete immediatamente la differenza di qualità della carta. La stampa delle tavole inoltre risulta meno nitida dell'originale, soprattutto i fondini neri sono poco marcati. Probabilmente i fotoliti sono stati fatti sugli albi stessi e ovviamente quando si va poi in fase di stampa non hanno la stessa nitidezza.
Quindi il dubbio mi assale, un tarlo mi scava il cervello, tanti anni passati a dondolarmi sulla sedia a godermi la vista di una pila di albi originali, con la soddisfazione di un vecchio cacciatore che guarda la collezione di teste e pelli di animali appese alla parete, potrebbe essere solo una sporca menzogna, mi sono sentito un pò come quel tizio in Ghost in the shell che credeva di avere una figlia e una moglie ma poi scopre che è tutta una finzione, allora che faccio??
Posso vivere con questa angoscia? Ovvio che no!!! meglio seguire il consiglio.
Prendo il numero uno di Dylan Dog, con avidità strappo una sequenza di pagine, creo il mio Mq di pagine sul pavimento, troppe pagine, tagliuzzo e smusso alcune paginette, ecco ora è 1 Mq, corro al bilancino con l'ansia di chi sta per scoprire di essere stato inculato in un tempo passato e di non averlo mai capito. Peso il tutto.
Oh che culo! pesa 84 grammi. Mi siedo a terra e fumo soddisfatto.
Grazie http://www.cravenroad7.it.